A cura di Stefania Baldassari
Con sentenza n. 2770/2017 la Corte di Cassazione ha invertito la rotta ormai consolidata che individuava nel collocamento prevalente dei minori presso la madre la meta più adatta a garantire un sano ed equilibrato rapporto con la prole.
Nella fattispecie esaminata dai giudici di legittimità viene conferito valore al desiderio del figlio di stare prevalentemente con il padre, anche se tale desiderio si scontra con la volontà della madre.
A nulla è infatti valso il ricorso in cassazione -concluso con il suo rigetto e con la condanna della stessa alle spese di giudizio- con il quale la donna rivendicava il diritto ad avere il figlio e il conseguente assegno di mantenimento, in quanto è stato dato largo credito alle richieste avanzate dal minore.
Sostiene la Suprema Corte che il desiderio espresso dal minore di poter mantenere la collocazione presso il padre acquista un valore determinante nella decisione, in quanto l’audizione dei minori direttamente dal giudice o di un esperto incaricato è già prevista nell’art. 12 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo.
Sempre a parere della Cassazione l’ascolto del minore di almeno dodici anni o, se in età inferiore, con accertata capacità di discernimento, è adempimento necessario nelle procedure giudiziarie che li riguardano e, in particolare, in quelle relative al loro affidamento ai genitori, ai sensi dell’art. 6 della Convenzione di Strasburgo del 25 gennaio 1996, ratificata con la legge n. 77/2003, nonché dell’art. 155-sexies c.c.
Tanto più che nella fattispecie appena esaminata la C.T.U. esperita ha escluso l’esistenza di qualsiasi segno di alienazione parentale da parte dell’uno o dell’altro genitore.
La decisa collocazione prevalente presso il padre ha determinato a carico della madre l’obbligo contributivo al mantenimento, che in ragione delle modeste condizioni economiche della stessa ha tenuto conto dell’apporto del convivente nella misura di €. 200,00 mensili, contribuzione sospesa nei mesi di luglio e agosto nei quali il minore trascorrerà più tempo con la medesima.