La separazione consensuale si concretizza come conseguenza di un accordo coniugale, massima espressione dell’autonomia riconosciuta alle parti circa la gestione dei reciproci rapporti personali e patrimoniali e della regolamentazione delle modalità di affidamento e di mantenimento dei figli.
Tuttavia il valore attribuito all’autonomia delle parti non esclude il potere di intervento del giudice che, pur non potendo interferire direttamente sulle clausole dell’accordo, può rifiutare l’omologazione della separazione ogni volta che le dicisioni dei genitori si pongano in contrasto con gli interessi morali e materiali dei figli.