Stalking, violenze e mobbing familiare

Stalking

Con il termine stalking si intende indicare una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona, perseguitandola e procurandole stati di ansia e di paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della vita quotidiana.

Più propriamente si assiste alla consumazione di una serie ripetuta di atti, tesi alla sorveglianza e al controllo, alla ricerca del contatto o all’instaurazione di un rapporto di comunicazione, realizzati con il fine ultimo di affliggere e perseguitare la vittima. L’ordinamento italiano ha individuato in detta condotta una fattispecie criminosa che con l’art. 7 d.l. 23.02.2009, n. 11, convertito in legge n. 38 del 2009, ha  introdotto l’art. 612 bis c.p.c., rubricato atti persecutori, che sanziona con la pena della reclusione  (da 6 mesi a 4 anni)

chiunque con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia e paura, un fondato timore per l’incolumità propria  o di un prossimo congiunto, ovvero in modo da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.


Violenze psicologiche e fisiche

La violenza intrafamiliare rappresenta un risvolto nettamente negativo che può in taluni casi realizzarsi nella coppia.

Sempre più spesso soggetti incapaci di domare o manifestare in pubblico le proprie tensioni, l’agressività. Le frustrazioni, i disagi le sofferenze, le riversano nella sfera più intima dei rapporti primari. La famiglia non rappresenta solo un sistema in cui agiscono vincoli affettivi positivi, quali la condivisione, il rispetto e l’amore, ma anche un sistema carico di affetti negativi quali la sopraffazione, la perversione, la prevaricazione fisica, psicologica, sociale, economica e sessuale. La l. 04.04.2001, n. 154 recante “misure contro la violenza nelle relazioni familiari”, ispirata dall’esigenza di tutelare posizioni individuali piuttosto che la salvaguardia a tutti i costi del sistema familiare, ha attribuito al giudice, sia civile che penale, la possibilità di adottare misure, urgenti ed immediate, in favore della vittima di violenze domestiche.


Mobbing in ambito familiare

Con il termine mobbing familiare si identificano tutti quei comportamenti denigratori nei confronti del coniuge tali da annullare la personalità e ridurre l’autostima della vittima. I fatti continui e reiterati dai quali scaturiscono vessazioni soprattutto a livello psicologico, che portano il soggetto che li subisce a sminuire la propria personalità e ad annullare la propria autostima tanto da porsi in netta sottomissione con l’autore. Dai semplici apprezzamenti negativi sulla capacità gestionale del menage familiare alla costante denigrazione della personalità della vittima delineano i caratteri del mobbing familiare e del suo obiettivo volto alla distruzione della personalità del partner. Il mobbing familiare fa ingresso nell’ambito dei rapporti coniugali dopo il suo riconoscimento operato dai giudici della Corte di Appello di Torino nel 2000, che valuta come rilevante ai fini dell’addebito della separazione il comportamento ingiurioso ed offensivo tenuto  in pubblico dal coniuge ai danni dell’altro coniuge.

Lo Studio legale dell’Avv. Stefania Baldassari presta consulenza legale e assistenza in tale ambito mediante la valutazione dei fatti al fine di tutelare la vittima di tale condotta.

Operiamo su tutto il territorio nazionale

Telefono: 0543 33135 Reperibilità’: 3387481441CONTATTACI


Contattaci

Compila il seguente form per richiedere assistenza o informazioni, saremo lieti di rispondere al più presto.

[ + ]

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi